lunedì 20 giugno 2011

Sarajevo estate 2011. 1 Il Progetto

guardando indietro
Era il 2008 quando un gruppo relativamente piccolo di adolescenti dell’oratorio della Barona si scontrava con la realtà della città di Sarajevo, da 15 anni non più in guerra, ma sul cui volto restano tante ferite indelebili marcate dalla povertà e dalla divisione fra etnie e religioni. In questi 3 anni abbiamo camminato molto. In collaborazione con l’Associazione Bezdan, nata durante la guerra nel quartiere Grbavica, abbiamo prestato servizio di animazione a 2 orfanotrofi della città, abbiamo assistito alcune famiglie in difficoltà economica, sostenuto 5 universitari con altrettante borse di studio, abbiamo organizzato spedizioni umanitarie e viaggi solidaristici a Milano per i piccoli degli orfanotrofi. A oggi sono circa 100 i giovani che hanno preso parte a questa esperienza, oltre l’oratorio dei Santi Nazaro e Celso e per questo Associazione Sviluppo e Promozione (ASP), una onlus nata in Barona oltre 20 anni fa, oggi assume la titolarità delle iniziative per smarcarle da un’appartenenza anche solo confessionale e comunque limitate dall’azione pastorale
Guardando oltre
L’obiettivo del progetto è creare un ponte intenso di scambi tra le due città avendo a cuore il futuro delle generazioni più giovani che abitano Sarajevo e Milano, diversamente bisognose di ancorare il proprio agire tanto al recupero delle radici profonde quanto alla costruzione di prospettive di senso. Il luogo attorno al quale la scommessa si gioca è la realizzazione di centro educativo a Sarajevo proprio nel quartiere dove ha sede Bezdan che, partendo dall’attivazione di iniziative di aggregazione sostenute dallo scambio internazionale, abbia come finalità la costruzione di occasioni di crescita comune e di opportunità attorno alle quali poter immaginare un diverso futuro: l’animazione culturale, lo sport, l’aggregazione e il volontariato nell’assistenza ai bambini degli orfanotrofi della città di Sarajevo. Allo stesso tempo la partenza del ‘centro’ permetterà di accendere la parte del progetto che si svilupperà in Italia andando a rafforzare i rapporti tra i giovani italiani e i giovani bosniaci e a dare significato reale e sostanziale al ponte tra Milano e Sarajevo
La settimana a Sarajevo è l’inizio o la continuazione di un sostegno che ti chiediamo di continuare a donare anche durante l’anno attraverso incontri a tema, iniziative di autofinanziamento, preparazione del carico di aiuti umanitari o la partecipazione attiva a laboratori e progetti che faranno da ponte con quelli di Sarajevo